"Se il Signore, mi permettesse di tornare indietro, io lo rifarei"
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FanFiction 10/03/2014
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Genere:
Angst: Fan fictions dove i protagonisti subiscono tormenti psicologici.
Ratings:
Verde: Adatto a tutti.
Hai paura di Mar?!
No, ho paura di jak!
Nel vasto universo i potenti Precursor plasmarono mondi e gli riempivano essi di vita grazie al potere dell'eco, ma purtroppo questi esseri sono stati stolti.
Potevano essere anche degli Dei davanti agli occhi delle loro creazioni, ma erano ignari del pericolo che correvano e che hanno dato alle loro stesse creazioni. Le "teste di metallo" soprannominate così da chi noi sappiamo, distruggevano ciò che era per loro più caro.
Ma non fu sempre così.
Ci fu un'eroe che ha salvato il suo stesso mondo e mondi futuri con le sue forze e le sue abilità. Ma solo per un periodo.
Il suo nome... Era Jak.
Capitolo 1 - Il tuo nome sarà Mar.
Siamo a Haven City, una città molto avanti nella tecnologia, la presenza delle teste di metallo c'era, ma non pesantemente. Il capo di Haven City comunque rimane sempre attento e non vuole feriti o peggio, quindi manda uomini scelti e addestrati come guardie per proteggere i cittadini.
Il suo nome... è Damas capo di Haven City, sapeva gestire le situazioni più difficili, mantenendo sempre calma e concentrazione, era un esempio per molti.
Un giorno nel suo palazzo stava patendo degli ordini a questi uomini scelti, chiamati guardie Kremizi.
Damas:"Cercate al di fuori delle mura, dobbiamo attaccare noi per primi, non dobbiamo dargli possibilità".
Guardia Kremizi:"Certo signore, andiamo subito".
Damas:"La battaglia contro questi cosi comincia a farsi pesante".
Veger:"Forse gli abbiamo sottovalutati, e se queste piccole battaglie contro tali creature potrebbe scatenarsi in una grande guerra?"
Damas:"Ed è per questo che non voglio far si che siano loro ad attaccare per primi, non voglio che siano loro a fare la prima mossa, dobbiamo essere noi a sottometterli".
Veger:"Mmh... Già. Comunque signore le ricordo che oggi la squadra numero 120 ha appena finito gli addestramenti, oggi è il giorno in cui vedrà e sceglierà chi è più dotato per mantenere l'ordine, ricorda?
Damas: Bene. Qualche nuova guardia servirebbe, non mi sarei mai aspettato tanti volontari, a quanto pare c'è gente che ci tiene davvero alla propria città.
In questa conversazione notiamo che la battaglia tra le teste di metallo non era ai grandi livelli.
Damas va insieme a Veger il suo "aiutante" per mantenere l'ordine in alcune faccende tipo queste, visto che è difficile gestire mente e braccio allo stesso tempo. Vanno in una accademia dove vengono addestrati le future guardie per Haven City, aveva 30 uomini davanti a se, molto pochi rispetto le altre volte, ma sempre molti. Ma lui vide delle potenzialità solo in 10.
Damas:"Voi 10, venite con me".
Veger:"ok, vi ringraziamo per lo sforzo e l'impegno che avete avuto, ma...
"No, niente ma, io mi sono impegnato moltissimo per arrivare fin qui, esigo entrare a far parte delle guardie Kremizi!!!"
Veger:"Senti amico vedi di calmarti...
Damas:"ASPETTA!!!"
Damas alzò la mano e Veger indietreggiò, e Damas disse:
"Quanto desideri diventare una guardia scelta per combattere contro creature mostruose e sgobbare per mantenere l'ordine in questa città?"
Il soldato rispose:
"Ho un'obbiettivo, e tento a portarlo a termine".
Damas:"Bene, non so quale sia il tuo obbiettivo, e non mi interessa, farai parte delle guardie Kremizi non perchè hai alzato la voce, ma per mia decisione. Il tuo nome?"
"Praxis signore, lieto di servirla".
Damas:"Bene, seguimi insieme gli altri e dieci. Veger muoviti!"
Veger:"Emm sisi eccomi!"
Il giorno dopo, Damas non poteva mandare la sua nuova truppa già in combattimento al di fuori delle barriere di difesa energetiche, ma gli mandava all'interno della città per mantenere l'ordine tra la cittadinanza.
Tutto normale, come ha sempre fatto.
Come volevasi dimostrare le battaglie con le strane creature che dopo un po di tempo furono soprannominate "teste di metallo" proprio perchè le loro teste erano di puro metallo oltre alle altre parti del corpo, cominciò ad essere una propria è vera guerra.
Nel senso che prima ci furono feriti in questi scontri, ora invece nell'arco di due anni ci furono vittime. Non si poteva continuare così, e Damas lo sapeva.
Cominciarono ad essere più forti, più furbi, e più mostruosi. Bisognava trovare un rimedio, e Damas decise così di andare con i propri uomini nelle battaglie munito di armatura e grinta. Ormai le cose erano molto più che serie.
Insieme a molti combattì, e insieme a pochi ritornò.
Damas era esausto di tutto questo.
Damas:"Sai, Veger, non ne posso più, ormai per allontanare queste creature dalla nostra città sto letteramente perdendo le forze. Fortunatamente questa armatura donata da quello strano vecchietto se ricordi, mi è molto utile.
Anche se il vero motivo che mi spinge a combattere con grinta... è la nascita del mio futuro figlio, colui che mi da la forza di combattere, resistere, e proteggere.
Il suo nome sarà proprio come quello che ha creato questa città. Il suo nome sarà...
MAR.
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