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laFreFre
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Mi alzai a fatica dal letto. Santi Precursor, odiavo alzarmi la mattina. Però appena sveglio sentii uno strano presentimento e la casa era stranamente silenziosa.
Nessuna mamma che mi gridava dalla cucina di alzarmi e di infilarmi una maglietta prima di scendere, nessun papà che rideva della mia faccia da zombie appena sveglio, nessuna sorellina che si fiondava nel mio letto per raccontarmi tutti i cartoni animati visti di mattina. Dove DIAVOLO erano finiti tutti?
Li cercai in ogni angolo della casa, ma nulla.
Nemmeno mio nonno che mi gridava che ero un disgraziato a dormire con solo i boxer.
Non ero l'unico a pensare che era successo qualcosa di strano, perchè il telefono squillò subito, era Sarah.
«Oi, Jackie!»
«Sarah! Mi hai letto nel pensiero! Senti, ma i tuoi sono a casa?!»
«NO! Si sono volatilizzati nel nulla... PUFF! -gridò- spariti!»
«Anche mia sorella è sparita nel nulla...» sospirai, la cosa stava iniziando a preoccuparmi.
Evidentemente Sarah sentì la mia preoccupazione.
«Vai Traaaa! Saranno andati a fare un giro per prendere qualcosa a tua sorella!!! Non c'è bisogno di preoccuparsi!»
«Già... -accennai un messo sorriso- io intanto chiamo Emily....»
«ooookay... Spera solo che senta il telefono! AHAHAHAHAH Ti saluta David!»
«Ciao David, e ogni tanto parla!» Lo presi in giro, e sentìi sua sorella che gli gridava qualcosa.
Digitai subito un altro numero. Rispose, ma si sentì subito il rumero di qualcosa che cadeva e una ragazza che malediceva chiunque l'avesse chiamata a quest'ora, cioè io.
«Che vuoi?!» sputò acida.
«Buongiorno anche a te, Emily.»
«Ti rendi conto che ore so...»
Evidentemente stava guardando l'orologio, visto che non aveva completato la frase.
«Sono le undici e trentasei, non è presto» dissi divertito. La sentìi buttarsi di nuovo sul letto.
«Allora?» sbuffò.
«I tuoi genitori sono a casa?»
«Se sto ancora dormendo a quest'ora no.»
«Anche i miei e quelli di Sarah e David sono spariti.... E anche mia sorella!»
Capii che nessuno dei nostri genitori era uscito per fare due passi. Stavo iniziando a pensare che erano scomparsi nel nulla.
«Ieri - riprese lei a parlare- i miei stavano litigando. Saranno andati in qualche squallido Motel per risolvere le cose alla loro maniera, li sonosci i miei, no?»
Stavo per risponderle, quando entrai in una chiamata a più partecipanti. Era Alba.
«Oya Ragazzi! Avete notato qualcosa di strano?»
«No, ma va -sentì la voce di Jacob- solo che Sig è scomparso nel nulla!»
«Anche a te?! -Intervenne Sarah- allora qua c'è qualcosa che non va!»
«Raga non è successo nulla... Mio dio, chiamare per queste scemate?! Saranno usciti!» disse Emily.
«Ma tu non ti proccupi minimamente?» chiese, abbastanza arrabbiato Jacob.
«No, infatti la mia vita è molto più semplice!»
«Sentite ragazzi, io ho notato una c-»
«Ci credo che nessuno ti sopporta -grido Jacob- sei... Sei UNA SCHIFOSA MENEFREGISTA»
«Senti chi parla -rispose lei- Jacob, non farmi parlare altrimenti sai come finisce!»
«Ragazzina insolen-»
«VOLETE ASCOLTARMI O NO?!» Gridò Alba dall'altra parte della cornetta, mentre si sentiva Sarah ridere per la litigata appena interrotta.
«Ho notato uno strano movimento di particelle temporali nel conta-tempo di mio padre...» finì lei. Potevo giurare di aver sentito un sottofondo di grilli.
«...Ho trovato qualcosa che, penso, abbia a che fare con questa faccienda.»
«AHHHHH» gridammo in coro.
Poco dopo eravamo lì, nel laboratorio, mentre Alba ci mostrava su un grande schermo degli strani disegni che lei re-interpretava per farci capire le cose.
«Quindi... -Disse Emily- ci stai dicendo che qualcuno sta giocando con il tempo...?»
«Esattamente -rispose lei, fiera- e proviene da qualche anno fa...»
«Quanti anni, precisamente?» chiesi io.
«Quando tuo padre... Bhe, sai... No?»
Guardai Emily, entrambi avevamo capito il "quando" che intendeva lei.
«Al tempo del Barone mi-sento-il-padrone-del-mondo-e-dio-onnipotente Praxis?»
Scoppiammo tutti a ridere, non tanto per quello che aveva detto Sarah, ma per come l'aveva detto, cercando di imitare il defunto, ormai da tempo, Barone Praxis.
«Esattamente» rispose Alba.
Notai che David stava indicando il conta-tempo (una specie di macchina del tempo non ancora messa in funzione) che si stava muovendo, e l'ologramma che stava per uscire non mi piacque affatto.
«Raga...» Urlai, prendendo il piccolo ottsel e trascinando fuori dalla portata di quell'ologramma.
«I-il b-barone...» balbettò Sarah, sascondendosi dietro di me.
Ci accucciammo senza un motivo ben preciso.
Sentì la mano ti Emily che cercava la mia.
«Quello stronzo... Che sta cercando?!» disse Jacob.
In effetti, il Barone -o almeno, il suo ologramma- si stava guardando in giro, po ci vide.
Eccole qua, le piccole pesti... I figli degli eroi.... Coloro che mi uccideranno... Patetici....
Non penso che potrete fare qualcosa.... E nemmeno salvare voi stessi... O i vostri genitori.
Detto questo, sparì, lasciandoci con una Testa di Metallo.
«Woah! Cioè... Che figo!» gridò Sarah, mettendosi davanti a noi, poi vide la testa di metallo.
«Oddio... QUESTO NON E' PER NIENTE FIGO!» gridò, nascondendosi sotto i capelli ricci di Emily.
«Oddio...» sussurrò lei, con lo sguardo perso nel vuoto e la voce da straffottente.
Non lo faceva apposta, a fare cosi... Era semplicemente il suo modo di fare. Cosa che nessuno aveva capito apparte me.
«IIIH, e adesso che facciamo?» disse con una voce da nervi-a-pezzi Alba.
«Bhe, uccidiamo quell'affare lì.» disse Jacob, mentre dava un cinque a David.
Anche Emily voleva partecipare, e con una veloce occhiata ognuno aveva i suoi ruoli.
Perchè eravamo in tanti a combattere una testa di metallo? Bhe, alta più o meno tre metri, e noi poco allenati, cosa vi potete aspettare?
Emily fu la prima ad uscire dal mini-nascondiglio (che non era altro che una grande scrivania) e attaccò più volte quel coso con un piede di porco, prima che questo glielo prese e lo piegò come fosse un grissino.
Lei gli andò contro, anche se gli gridai di non farlo, e venne scaraventata contro un monitor. La vidi mettersi a sedere a fstica, e il sangue che gli usciva dal labbro.
Poteva un coso come quello fare tanti danni? Evidentemente si, infatti Jacob scattò subito, appena vide che la creatura la stava minacciando di nuovo.
«Senti, non so cosa TU sia... Ma l'unico su questa terra che può fare a botte con Emily sono io, chiaro?!» gridò.
Fece appena in tempo a schivare un colpo e andare in soccorso ad Emily, mentre io entravo in scena.
Sapevo benissimo dove attaccare, ma essendo poco allenato e non avendo mai lottato contro una Testa di metalli, l'impresa fu ardua.
Al momento giusto venne in mio aiuto David, si lanciò con forza dalla mia testa per atterrare precisamente sulla gemma di quel mostro.
Cadde a terra pesantemente, mentre David con tutta la calma di sto mondo, atterrò sulla mia spalla.
«Grande!» gli dissi, mentre lui mi fece un sorriso di approvazione.
«Sei stato a dir poco MITICO, fratello!» Gridò Sarah, mentre gli tirò una pacca sulla spalla.
Emily e Jacob si uniro al gruppo.
Lei nemmeno un graffio, mentre lui era pieno di lividi.
«Come diavolo... Non mi interessa» dissi, mentre lei scoppiò a ridere.
«Quella cosa è normale, vero?» disse Alba, richiamando la nostra attenzione su un portale che si era appena creato dietro di noi.
«CAZZO!» urlammo tutti insieme, mentre quel coso ci risucchiò.
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Che ve ne pare?! Tanto... per il primo capitolo... Tutto sarà chiarito! Anche di chi sono i figli, tanto per chiarire per chi non avesse capito (perfetto, sto sfasando...)
Allora... Sagnalate eventuali errori, ditemi se vi intriga, se vi interessa oppure se è meglio che la tolgo per fare più bella figura....
E bho, divertitevi e alla prossima!
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XS o n .
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Cambia il colore per favore, con la Skin scura non si legge nulla 
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New Gen! [Jak 4 (?)]Il continuo della storia che non vedrà come protagonisti i nostri eroi ma... I loro figli. |
