La sofferenza vive, la gioia dura un istante.

"Pensavo queste parole, mentre ti vedevo, impazzita, uccidere il tuo principe azzurro..."

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ~Emily98
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    "Una volta avrei potuto dire di conoscerti, adesso, invece, non ti conosco. I tuoi abbracci sono freddi, le tue parole prive di qualsiasi tipo di emozione... E i tuoi occhi stanno impazzendo, la tua mente distrutta, il tuo cuore chiede aiuto invano..."

    L'inizio Capitolo 1

    «Marty, Marty, MARTINA!!!» urlai, tendendo la mano alla mia amica, riscendo a prendere solo il suo braccialetto, mentre in quell'inferno, degli uomini in armatura bruciavano case, prendevano i bambini, i ragazzi, per portarli via. Le madri e i padri cercavano invano di riballarsi, ricevendo solo dei proiettili in testa.
    I corpi rimanevano lì, mentre portavano quelli di noi rimasti in vita.
    Ci divesero in gruppi, forse per gestirci meglio.
    Quando iniziarono a portare via me e il mio gruppo, vedevo la sua figura allontanarsi, sfocarsi, come un ricordo...
    «Martina...» sussurai


    Mi svegliai di soprassalto, sudata, piangendo.
    «Martina...» Sussurai di nuovo...
    Avevo i nervi a pezzi, il mio cervello voleva ritornare alla sua normale vita... Eppure sapeva che oramai la sua "normale" vita sarebbe stata questa... Girara per una città morta, sparare a qualunque persona, uccidere.
    Una normale vita da Guardia Kremizi.
    Mi alzai, per il resto della giornata non avrei voluto (possiamo anche dire: non potevo) pensare a niente.
    MI avvicinai allo specchio.
    Odiavo i quei tatuaggi... Un marchio, uno stupido marchio che ti segnava per tutta la vita...
    Tirai un pugno allo specchio, che si frantumò in mille pezzi.
    Odiavo vedere il mio riflesso negli specchi.
    Si, il mio riflesso, la parte di me che dovevo far vedere in questa città...

    «Emy, svegliati! Se ti vuoi fare una doccia prima di iniziare l'allenamento, ti devi sbrigare!»
    Aprì la porta, e davanti a me c'erano Edward e Dyken, i due gemelli, mie amici.
    «Secondo voi me ne sono dimenticata? Abbiamo le doccie comuni e non ci tengo a vedere qualcuno nudo!»
    «Bhe, questi "qualcuno" vorebbero vedere te nuda!» disse Dyken ridendo, ricevendo un calcio in mezzo alle gambe da parte mia.
    «Ma.. che ho fatto?!»
    «*rotea gli occhi* muoviamoci, tra mezz'ora arrivano i "qualcuno"» rispose Edward.
    Gli altri ci odiavano, non sapevo bene il perchè, semplicemente sapevo che odiavano me e i gemelli. Per questo noi li chiamiamo "Qualcuno"

    Poche ore dopo, eravamo tutti nella "sala comune", così chiamata da me. Odiavo quando dovevano dirci qualcusa, perchè eravamo tutti "in fila"... E poi mi ci trovavo male, era la più minuta, perchè l'armatura (che portavo da un anno) mi ha bloccato la crescita... Volete ridere? sono alta 1.55 metri, porto i capelli lunghi e boccolosi,, ho dei grandi occhi color cioccolato al latte come i capelli, sono magra, ho i lineamenti delicati, la pelle chiara (un rosa pallido, come se non ho mai visto il sole in vita mia), la mia voce è delicata, melodiosa. Assomiglio ad una bambolina di ceramica. Per questo, se vi capiterà di sentire commenti con protagonista "Bambolina", bhe, sono io.
    E questo non mi piace per niente, perchè è difficile farsi prendere sul serio.
    Perfino uno stupido Ottsel mi ha preso in giro...

    «Hey, guarda che il barone sta iniziando a parlare...»
    «Il Barone?! Da quando Sua Maestà, la regina di cuori -(ironia basata su Alice nel Paese delle Meraviglie)- ci degna della sua presenza?»
    «(Regina di cuori? Ma di che diavolo sta parlando?) Oggi ci divideranno in squadre per mostrarci la città»
    «La città?» chiesi al tipo vicino a me in un sussurro.
    «Pare che fra qualche giorno diventeremo delle vere e proprie Guardie Kremizi»
    Ci voltammo per ascoltare quello che diceva il Barone. Almeno, gli altri ascoltavano.
    Mi voltai verso Edward e Dyken, che mi fissarono a loro volta con uno sguardo terrorizato.
    Diventare una Guardia Kremizi?
    Speravo che questo giorno non arrivasse mai, invece...




    Allora, questo è il primo capitolo °W°.
    Anche se non vi piace, faccio nota di alcune cose.
    1. La protagonista si chiama come me. Non perchè è il mio avatar, nè mi assomiglia. Il nome è preso dalla poetessa Emily Dickinson, che mi piace tanto.
    2. La storia dei tatuaggi, che vengono fatti al momento di quando si diventa una guardia kremizi, l'ho modifica per il semplice fatto che (Lo farò accennare anche a Emily) alcune persone vengono da paesi diversi e, per identificarli, hanno deciso di fargli i tatuaggi prima.
    3. La grammatica sarà pessima, ma ho la febbre, accontatevi u.u
    Spero vi piaccia. Se riceve tante recensioni negative la tolgo.
    Ciau.
     
    Top
    .
  2. -Lawson
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [Teacher and tidy girl mod ON] Dunque, almeno per il momento non riceverai critiche negative dalla qui presente, visto che non potrei giudicare una storia leggendone solo un capitoletto. Non ho notato errori grammaticali, forse perché ho letto frettolosamente, ma globalmente non mi pare che ci siano evidenti errori. L'unica cosa che segnalo è la frase "E poi mi ci trovavo male", che non mi suona gran che bene. Per il resto l'incipit della storia mi pare interessante, ma come ho già detto potrò esprimere un giudizio più approfondito man mano che andrai postando gli altri capitoli. [Teacher and tidy girl mod OFF]

    Devo dire che scrivi bene, complimenti ^_^
     
    Top
    .
  3. ~Emily98
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    "Questo Mondo... Fa schifo!"

    Pensieri Capitolo 2

    «NON VOGLIO!» gridai, tirando un pugno al muro del dormitorio, facendo voltare tutti i ragazzi.
    «Dai, Emy, tranquilla... Guardiamo il lato positivo, non dovremmo più mangiare quello schifo che ci servono alla mensa...» Dyken provò a calmarmi, continuando a fare delle battute sceme e riuscendo a farmi ridere.
    «Appunto, Emily, guarda il lato positivo... Adesso Dyken deve fare il tatuaggio... eheheh *sguardo maligno*» Edward entrò nel dormitorio, e la prima cosa che notai furono i tatuaggi sul viso.
    Anche se Lui e Dyken erano gemelli, c'era qualcosa che li differenziava. Il loro carattere, in qualche modo, cambiava il loro viso.
    Edward era molto maturo per la sua età (22), calmo, riflessivo, silenzioso. Mantre Dyken, (22), era ancora un bambino, casinista, allegro, vivace, sorridente.
    I loro occhi avevano la forma orientale, anche se poco più grandi, di colore scuro, avevano i capelli rossi fuoco, la carnagione olivastra-scura, il corpo palestrato al punto giusto. Non avevo idea se le altre ragazze li trovavano fighi o brutti, per me erano bellissimi. Ma non crediate che mi piacciano, li vedo come dei fratelli maggiori, sempre pronti a prottegermi. Li amavo come miei fratelli. Stop.
    «Allora, come sto? -Lo guardai meglio. Con quei tatuaggi era agghiacciante, come una vera KG- Faccio paura?» mi chiese, con un sorriso.
    «Wow, Fratello! Metti paura!» Gli disse Dyken, ancora seduto sul letto.
    «Già -dissi io-, però la migliore rimane la sottoscritta!» dissi, tirandogli un pugno amichevole sulla spalla.
    Mi sedetti sul letto di Edward, mentre i due fratelli iniziaro una conversazione, io li guardai.
    Non riuscivo a crederci, presto saremmo andati per le strade di Haven City, vestiti con un armatura e delle armi, con le persone che ci guardavano terrorizati. Le madri sarebbero scappate a casa, per vedere se i loro figli erano ancora là, con il terrore che il Barone arrivasse da un momento all'altro per portarli via e farci degli esperimenti.
    Le età andavano dai 3/4 anni fino ai 16, esclusi tutti quelli con qualche malattia mentale. Se avvistavamo qualche ragazzino o bambino intorno ai quegli anni, dovevamo prenderlo e portarlo a un nostro superiore. Potevamo chiedere dei documenti, se necessario, se avevamo dubbi sulla salute mentale del bambino/ragazzo. Quello che dicevano i rispetti genitori non valeva niente, se provavano a ribellarsi dovevamo sparargli, un colpa mortale, e in quel caso portare via direttamente i loro figli.
    Queste "regole" erano impresse bene nella mente. Il perchè non ne avevo idea, ma sapevo che non le avrei mai rispettate. A meno che non c'era qualcuno che non erano Dyken o Edward, in quel caso avrei seguito tutto alla lettera.
    «Hey Emy! A che diavolo stavi pensando?» La voce allegra di Dyken mi riportò alla realtà, facendomi alzare lo sguardo e notare i suoi tatuaggi. Il suo viso, diversamente da Edward che faceva più paura, era rimasto intatto, i tatuaggi non davano nessun segno di terrore, anzi, gli rendavano il viso ancora più tenero.
    «eheh... Ti stanno bene i disegnini»
    «Già, e mi hanno fatto poco male! Ora andiamo, Erol deve dire una cosa importante!» Sorridente, mi prese la mano e mi portò di corsa alla sala comune.

    «Praticamente dobbiamo visitare TUTTA la città in due ore e con questi braccialetti posso vedere tutto il nostro percorso? A me sembra una grande cavolata!» Disse Dykan, mentre si metteva al polso il bracciale.
    «La cosa bella che non dobbiamo visitare la città con l'armatura, una gioia per le mie ossa.» rispose Edward, infilandosi la maglietta.
    «Chissà la gente cosa farà quando vedrà i nostri tatuaggi...»
    «Non mi preoccupo di questo -mi rispose Edward- tanto non potranno dire niente lo stesso, quindi...»
    Io e Dyken ci scambiammo uno sguardo preoccupato, prima di seguire Edward fuori dal dormitorio. Era lui che guidava noi.
    Il tragitto dal Dormitorio all'uscita durava qualche minuto, e per tutto questo tempo eravamo zitti. Non solo io e Dyken, ma anche tutti gli altri. Agitati? Forse. Io di sicuro molto agitata. Non avevo mai visto Haven City prima. E mi piaceva vivere nella convinzione di non vederla mai....



    Un nuovo capitoletto! ^_^ non sono riuscita a scrivere quello che volevo scrivere, ma saranno cose che metterò nel prossimo capitolo... Oddio, ho talmente tante idee in testa che so più che devo scrivere =.=

    CITAZIONE (-Lawson @ 18/11/2012, 20:04) 
    [Teacher and tidy girl mod ON] Dunque, almeno per il momento non riceverai critiche negative dalla qui presente, visto che non potrei giudicare una storia leggendone solo un capitoletto. Non ho notato errori grammaticali, forse perché ho letto frettolosamente, ma globalmente non mi pare che ci siano evidenti errori. L'unica cosa che segnalo è la frase "E poi mi ci trovavo male", che non mi suona gran che bene. Per il resto l'incipit della storia mi pare interessante, ma come ho già detto potrò esprimere un giudizio più approfondito man mano che andrai postando gli altri capitoli. [Teacher and tidy girl mod OFF]

    Devo dire che scrivi bene, complimenti ^_^

    Grazie per aver calcolato la mia storiella ^_^ sono molto felice! :)
    Di errori ne ho fatti, ma più di battitura che altro, la frase, quella che suona male, è un errore grammaticale che uso io quando parlo. Quello si che è un vero errore! xD
    Spero che questo capitolo ti piaccia, anche se non ho scritto nulla di interessante per ora.
    A presto!



     
    Top
    .
  4. -Lawson
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Cos'è una KG? :blink:
    Ok, essendo il tipo che va alla ricerca del famoso "pelo nell'uovo", stavolta ho trovato qualche erroretto
    CITAZIONE
    A meno che non c'era qualcuno che non erano Dyken o Edward, in quel caso avrei seguito tutto alla lettera.

    Nel capitolo precedente mi ero accorta degli errori di battitura, ma non ho voluto segnalarli perché sono solo delle piccolezze, dei dettagli insignificanti ecco. Ci sono altre imperfezioni, ma se rileggi con attenzione il capitolo potresti scovarli tu stessa e correggerli. Se posso esprimere la mia opinione, sostanzialmente tu sei brava a scrivere, non manchi di fantasia e il più delle volte riesci a scrivere qualcosa di sensato e facile da capire. L'unica cosa che dovresti cercare di migliorare è la maniera in cui ti esprimi. Nel senso, dovresti cercare di ridurre al minimo le espressioni del linguaggio parlato, altrimenti continuerai a fare lo stesso errore che ho segnalato in precedenza, il che sarebbe un vero peccato. So che posso risultare pignola e pedante, ma in certe occasioni (specialmente durante la lettura di ff) la maestrina che è in me esce fuori in tutta la sua ingombranza.

    Mo mi hai incuriosita, pretendo l'altro capitolo :)
     
    Top
    .
3 replies since 18/11/2012, 16:17   109 views
  Share  
.