Dark Jak
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Dark Jak

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  1. G66x723
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    Allora, vi spiego brevemente la storia. è scritta solo in generale: quindi niente dialoghi e non ho messo dettagli. Poi, non l'ho finita e nemmeno sono a metà, ansi, solo un piccolissimo quarto. Perciò, non fate caso a degli errori perchè non l'ho letta per la terza volta (nel caso se avessi tralasciato dettagli), quindi, se qualcosa che non va nella storia e che ha bisogno di rintocchi o miglioramenti, siete liberi di dirmi i vostri pareri. Accetto tutto! Ah, e mi potreste dare anche un titolo effettivo? Io gli ho messo solo semplicemente Dark Jak, non ho fantasia in merito.

    Fu una sera molto stancante, come tutte, per Daxter da quando Jak sparì improvvisamente senza lasciare segno. L’Ottsel, ogni giorno e sera pattugliava la città di Haven City, attraversando persino luoghi angusti e pericolosi, mentre Torn ed Ashelin cercarono a Spargus City. Keira e Samos restarono a casa, nella loro vecchia dimora, da anni dimenticata nella palude ma recentemente restaurata e annessa alla città di Haven, sperando di ritrovare al più presto l’amico scomparso da più di 8 mesi. Passarono nella mente di tutti gli amici tranne in quella di Daxter che fosse morto, dopo la missione che fece il giorno della sua scomparsa.
    Era impegnato ad una missione di distruzione di robot oscuri dei Precursor corrotti in un luogo che non aveva mai visto, si trovava in una zona remota delle catacombe, un sentiero che era riuscito ad aprire grazia all’eco oscuro dentro di se. Daxter, quella volta, non era andato in missione con Jak perché non voleva rivedere quei ammassi di bulloni elettrici per la centomilionesima volta, rischiando nuovamente la coda, per una faccenda assai facile per il suo amico.
    L’unica cosa che rimase di lui, furono le sue chiamate registrate dal telefono di casa di Keira in segreteria, diceva che i robot erano stati distrutti e che non vedeva l’ora di rientrare perché il posto fu molto tetro e oscuro per i suoi gusti. Inoltre aggiunse che sentiva dei rumori strani da quando entrò in quel posto, rumori di qualcuno che si nascondeva fra le ombre. La seconda chiamata, registrata 20 minuti dopo la precedente, diceva che era uscito dalle catacombe ma ancora si sentiva a disagio per una oscura presenza che lo stava pedinando da molto tempo. L’ultimo messaggio era stato mandato poco dopo il secondo, la linea era come se fosse disturbata, si sentiva la voce di Jak che gridava come se avesse visto qualcosa che lo spaventò molto liberando la creatura oscura che fu in lui. Negli ultimi secondi della registrazione, si sentiva il silenzio, accompagnato da una mezza risatina sinistra quasi incomprensibile di chi possa appartenere, se un essere umano, una testa di metallo o di un macchinario Precursor. Da quel momento in poi, Jak non si fece più sentire, ne vedere e nemmeno di aver lasciato qualcosa che possa confermare la sua presenza… niente.
    Daxter qualche tempo fa, chiese a Vin, un vecchio amico che ora è parte integrante dei sistemi computerizzati chiamati “dati”, di trovare testimonianze della sopravvivenza di Jak nelle videocamere di sorveglianze o da altri sistemi, in modo di avere un raggio di ricerca dimezzato. Ma ormai passarono mesi e Vin non trovò niente, gli altri persero le speranze ma l’Ottsel non si arrese, volle ancora ininterrottamente cercarlo, però dimenticando anche dei propri bisogni primari, era ridotto proprio male. Era molto magro, stanco e affamato, l’unica cosa che gli passava per la testa era quello di ritrovare il suo migliore amico, gli altri tentarono di farlo ragionare ma non ci riuscirono, non ci fu verso.
    Passarono altri giorni e non ci furono notizie positive, come sempre, Daxter da molto tempo non rientrò in casa a fermarsi un po’, visse per 2 mesi in mezzo alla strada, attraversando fogne, paludi, porti, deserti senza trovare un minimo straccio d’indizio. Ashelin, che tenne molto alla determinazione della palla di pelo lo raggiunse con la sua nave in un angolo povero di Haven City parlando un po’ sulla faccenda. Le cose non migliorarono il morale dell’Ottsel, ma la ragazza gli diede un po’ di cibo e lui accettò sorridendo, una cosa che non fece più da quel giorno, il giorno della scomparsa. In quella sera, Daxter finalmente, decise di rientrare a casa e farsi curare e pulire da ferite e sporcizia che teneva da quel momento che non fece più ritorno.
    L’indomani mattina, si mise d’accordo con Ashelin ad andare di nuovo, per la 23° volta alle catacombe, sperando in qualcosa di nuovo; ed in effetti c’era. Mancarono macchinari Precursor come se fossero stati portati via da molte persone, la porta in cui si trovò quella volta Jak fu misteriosamente lasciata aperta e dentro la situazione fu simile a quella di fuori. Lei chiamò le forze armate chiamate guardie Kremzi ad ispezionare il posto e trovare indizi che possano scovare i colpevoli.
    Passarono 2 settimane ma riuscirono a trovare i colpevoli di questo furto, furono una banda di criminali poco noti che rubarono oggetti e macchinari Precursor non solo delle catacombe ma anche di altri luoghi nascosti e vennero scovati al porto di Haven City, in un magazzino abbandonato e che stavano trafficando con la merce. Il posto fu ripulito, i ladri vennero portati nelle prigioni sotterranee, i monumenti riportati al loro posto ma non trovarono nulla che possa esserci stato Jak, nemmeno i colpevoli seppero chi fosse. Per gli altri, che speravano il ritrovamento del loro amico, alla fine, non era altro che una semplice truffa andata male; Daxter si mise a piangere ma si vergognò farlo davanti ai suoi amici, così preferì andare al porto e restò li per il resto della giornata.
    Il Naughty Ottsel in quel periodo fu molto popolare tra la gente del posto, così, venne fondato un altro negozio di ristorazione a Spargus City e anche a Kras City, i proprietari fecero banca rotta! Ogni tanto il fulmine arancione ci passava e vedeva nella sua mente il gran lavoro che fece lui e Jak quando la ristrutturarono insieme a Torn e Samos. Quanti bei momenti passati insieme, lui voleva tanto, come gli altri, ritornare indietro nel tempo e fermare ciò che accadde in quel giorno orribile, ma la cosa fu impossibile però rimase nella testa di tutti. Entrando nel suo ristorante, gli vennero in mente tanti bei ricordi passati insieme, quando vennero teletrasportati in questo tempo, quando sconfissero Metal Kor, le gare vinte contro Errol, la scoperta dei veri Precursor in carne e ossa, tutte quelle gare vinte a Kras City… che ricordi! Ritornando alla realtà, Daxter notò nel bancone la sua ragazza, Tess, che lavorò senza sosta prendendo le ordinazioni dei clienti e prendere nota di ogni cosa, fu aiutata da una nuova dipendente che accettò questo lavoro da un po’ di tempo. Il proprietario salutò la sua ragazza e dandole un bacio, le chiese come stava procedendo il lavoro, e lei rispose che è molto stancante ma l’importante e che ci farà stare bene economicamente. Daxter le disse di non affaticarsi troppo e di chiedere alla dipendente varie sostituzioni, così non si sarebbe stressata e lei rispose che le andava bene. Così, lui se ne andò dal ristorante e pensò di far visita alla veggente, Onin, con il suo compagno Pecker e ci andò subito, tanto per vedere se ci furono novità. Attraversò molta strada per arrivare da lei, ma oramai fu abituato a camminare molto, e alla fine riuscì ad incontrarla e le chiese se aveva visto nelle sue visioni Jak. Lei rispose sempre di no, detto da quell’uccellaccio rompiscatole di Pecker, così lo considerò Daxter, e nuovamente ci fu una rissa tra di loro ma alla fine vennero sempre interrotti, questa volta però dalla signora. Non avendo altro da fare, rimase li per un po’ di tempo a chiacchierare su quello che successe qualche giorno fa, sul furto nelle catacombe ma poi se ne andò, salutandoli con tristezza ripensando a quella persona, con cui condivise la vita insieme.
    Ritornò a casa, stanco e affamato, si fece preparare da Keira una bella cena con pesce spada e patatine fritte, insieme a Samos e parlarono su quello che fece in questo giorno alla palla di pelo che s’ingozzava alla grande. L’indomani, nella bocca di tutti ci fu la vittoria di Sig nei campionati di gare di Kras City e venne fatta una grande festa a Haven con la partecipazione di tutti, persino dei piloti sconfitti in gara celebrarono il momento con un bel brindisi e i festeggiamenti durarono fino a sera, accompagnati questa volta con i fuochi d’artificio di tanti colori e petardi. Daxter partecipò, ma solo per poco, quel poco che bastava per dire a Sig le più sentite congratulazioni e buona fortuna per la prossima audizione e anche per la festa. Restò ancora fuori a dare un occhiata alla città, e notare sempre le medesime cose al loro posto, quanto vorrebbe che qualcosa cambiasse in questa città! Tanto per darle un po’ di colori, ansicchè di questo grigio pallido, le strade ancora rovinate, gli Zoomer che inquinano l’aria, insomma, anche se Ashelin salì al potere, ancora non fece nulla che riguardasse il benessere del popolo ma questo lo poté capire. La città ebbe ancora bisogno di ristrutturazioni dopo l’ultima guerra, quando cadde la torre del barone, e quindi non pensò oltre a questo riferimento ma semplicemente camminò senza poi pensare più a niente, senza una meta.
    L’indomani mattina, Pecker andò a casa di Keira e avvisò a tutti che Onin sta vedendo qualcosa d’importante e voleva che gli interessati andassero da lei. Samos, Keira, Daxter, Ashelin, Torn e Sig ci andarono e chiesero in coro cosa visse, Onin rispose grazia alla voce dell’uccello che sta ricevendo dei segnali visivi da parte di qualcuno. Diceva che aveva a che fare con Jak perché sentiva qualcosa di lui, disse che vide solo il buio, qualcosa nella visione si intravedeva, una fioca luce viola. Tutti pensarono, ma che cosa c’entrasse con il loro amico ma lei rispose nuovamente che sentì qualcosa di lui nella sua visione, anche se non vide niente; poteva anch’essersi sbagliata perché poteva anch’essere un momento del passato, non si sa. Il morale non si sollevò molto, però sperarono il suo ritrovo, Daxter credeva che lei non sbagliava, ansi! Stimolò ancora di più la sua ricerca e giurò davanti agli altri che un giorno o l’altro lo avrebbe trovato.
    Dopo qualche giorno, durante una sera, certa gente della città di Haven, scorse dei fulmini cadere dal cielo, in un preciso punto senza neanche esserci una nuvola. Le guardie inizialmente crebbero che fossero degli scherzi, come molto spesso succede, ma una guardia che volle andare lo stesso a controllare, confermò le voci del popolo. La situazione interessò a tutti, persino gli amici e Daxter si precipitarono nel posto, precisamente, nel magazzino al porto, recentemente ripulito dalla corruzione. I fulmini non caddero dal cielo ma provennero da la dentro, come se ci fossero dei cavi scoperti; le guardie entrarono dentro e videro i fulmini uscire dal pavimento, dentro ad un ripostiglio molto piccolo con cianfrusaglie di vario genere e roba arrugginita e malandata. Spostarono gli oggetti e scorsero dei lineamenti sul pavimento che faceva sembrare una botola nascosta, così, con un piede di porco, riuscirono ad aprirla e videro solo il buio. S’immersero nell’oscurità, muniti di torce e lanterne, armi e coraggio in quella che sembrava un labirinto ambientato sottoterra, era facile perdere l’orientamento perché tutto era uguale al resto. Fu una lunga camminata, ma trovarono altri oggetti Precursor molto grandi con un'altra schiera di macchinari di tutti i generi; non si capì però a cosa sarebbero serviti e realizzarono che furono inattivi da molto tempo. La polvere e la sporcizia regnò sovrana in questo posto, gli spazi furono inizialmente piccoli fino a quando poi diventarono vasti man mano che si proseguiva, si capiva che il luogo era stato creato da esseri umani ma non si capirono le intenzioni. Daxter non seguì il gruppo ma invece se ne andò per i fatti suoi con una torcia e cercare dappertutto qualcosa di veramente importante, frugò anche tra gli spazi più stretti e soffocanti in mezzo ai macchinari fino a quando trovò un condotto dell’aria.
    Gli altri notarono più avanti degli sbalzi elettrici che fuori uscivano anche dai cavi, non poterono oltrepassare se non rimediare al danno, mentre intanto l’Ottsel girò e girò a vuoto tra i condotti fino a quando trovò la fonte dell’elettricità. Uscì dal condotto e con la torcia illuminò il posto, sembrò un grandissimo laboratorio di ricerca talmente sviluppato che nemmeno lui riuscì a capire di quale categoria sarebbe appartenuto, ma non si soffermò troppo a guardare, anche se gli incuriosì molto il fatto che fosse pulito e sistemato; parlò tra se e se dicendo che chiunque stava qui se n’era andato da poco.
    Camminando ancora un po’, scorse un’alta fonte elettrica poco più avanti a se e camminò lentamente pensando che ci fosse ancora qualcuno, così, spense la torcia e le scariche elettriche illuminarono quei pochi istanti tutta la stanza. Finalmente raggiunse la sua destinazione, le scosse però cessarono e il buio regnò, Daxter ebbe molta paura perché sentì la presenza di qualcuno la dentro, che sembrò essere in una cella nel muro come una prigione, il cuore gli batté a tremila pensando cosa succederebbe se accendesse la luce. Ebbe paura di morire solo per la curiosità che lo stava mangiando a bocconi, ma gli venne in mente che fu anche strano il fatto che appena si avvicinò i fulmini, cessarono, che sa già che sono qui? Allora perché non reagisce? Ha paura quella presenza? O forse vuole aspettare che io faccia qualcosa e poi mi uccide? Non seppe decidere e rimase immobile la, anche se non vide completamente niente attorno a se ma riusciva a sentire con i sensi dell’udito e con l’olfatto. Non ci sono dubbi, c’è qualcuno davanti a me, non riesco a muovermi dalla paura, ma se non farò niente, lui attaccherà per primo! Qualche secondo dopo, sentì un rumore di qualcosa che si spostava lentamente la dentro, lui alla fine accese la luce cogliendo quell’occasione di coraggio e sentì un grido disperato e selvaggio da quella cella che lo fece terrorizzare a morte e scappò via da li, lasciando la torcia accesa che illuminò quella stanza. Si nascose dietro ad un marchingegno Precursor e lentamente guardò verso la luce infondo alla stanza dal quale scappò, le zampe tremarono insieme ai denti, il grido di quell’essere non smise, sembrò non gradire quella luce abbagliante e cercò di respingerla con i fulmini e così ci riuscì. La torcia si spense, Daxter non poté fuggire senza quella e quando passò un po’ di tempo a raccogliere la forza ad andare la, ci riprovò. Questa volta la prese molto lentamente ma in un istante venne colpito in pieno e senza che poteva difendersi dal fulmine che uscì da quella stanza, sembrò fatale ma invece non si fece niente. Riuscì a non fulminarsi, come era possibile? Però si sentiva carico dentro di se, era qualcosa che da molto tempo non riusciva a sentire, era certo che la dentro ci fosse qualcuno oscuro; così prese la torcia, la alzò e alla fine la accese e vide incatenato al muro Dark Jak.

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    Non riuscì a crederci! Come se non volle farlo, credeva che fosse la sua immaginazione. Dark Jak sembrò disperato, stava soffrendo, la dentro ci fu un bagno di sangue, forse suo o di qualcun altro che è stato con lui, Daxter non riuscì a trattenere le lacrime, era felicissimo di ritrovare il suo migliore amico ma di certo non in questa situazione. Dark Jak riebbe i lunghi capelli, le sue vesti furono stracciate, le unghie molto più lunghe, molto magro e tinto di sangue.
    L’Ottsel cercò di aprire la gabbia ma non ci riuscì però poté attraversare le sbarre grazia al fatto che lui fu snello di corporatura. Jak fece un grandissimo sforzo per ritornare in se, ma alla fine c’è la fece, sembrò traumatizzato, la sua voce fu fievole non si capiva cosa mormorasse, ma il piccoletto si avvicinò e lo abbracciò, sentì quel calore che gli mancò da 8 mesi. Jak disse che potrebbe ritrasformarsi da un momento all’altro, e che devono, anche gli altri, stargli alla larga perché non controlla più il suo lato oscuro ma l’amico rispose cosa gli fosse successo per tutto questo tempo. Non riuscì a rispondere, l’essere oscuro si stava impadronendo di nuovo di lui, le sue ultime parole furono: Scappa DEX…! Daxter seguì gli ordini e uscì dalla gabbia lasciando da solo Jak che si stava ritrasformando; si mise a piangere, non poté vedere il suo amico ridotto così, quindi cercò di trovare un uscita e chiedere aiuto.
    Trovò una porta infondo alla stanza ed uscì sentendo l’eco delle voci degli altri provenire da lontano, proseguì il corridoio lunghissimo e s’imbatté però in un vicolo cieco. Le voci, realizzò, che provennero dall’altra parte del corridoio e pensò che ci poté essere un muro “falso”, così, procedendo al suo intuito, gli appoggiò le mani in cerca di un pulsante o un mattone nascosto. Alla fine trovò il pulsante, fu mimetizzato come se fosse un bullone, la premette e il muro si “aprì” come una porta scorrevole e chiamò gli altri avvertendoli di avvicinarsi. Tutti seguirono il piccolo animale che raccontava di aver trovato Jak con coraggio e arguzia, evitando insidie di ogni genere e che ora l’amico non riesce a ritornare se stesso.
    Li accompagnò fino alla stanza e la illuminarono con torce e lanterne e videro in al lontananza una cella e Daxter disse che lui si trovò proprio li dentro, incatenato e che non riuscì ad aprire la gabbia. Tutti furono felici di aver ritrovato il loro amico ma si preoccuparono per il sangue che ci fu a terra, pensando che Jak fosse ferito, e mentre si avvicinarono alla gabbia, la bestia si mise a gridare come se li volesse agguantare.
    Ashelin non volle aprire la porta perché si rese conto che quel comportamento non fu normale, ma impartì agli altri di cercare qualcosa che possa contenerlo, in una gabbia più piccola e trasportabile. Ognuno seguì l’ordine, Daxter però trovò un oggetto Precursor molto strano, ebbe la forma di una specie di aureola con inciso dei disegni particolari e decise di tenerlo. Non ci volle molto, Sig e Torn trovarono una gabbia perfetta per metterlo li dentro, pensarono che proprio da questa lo portarono qua, però, l’altro problema fu quello di tenerlo fermo perché li avrebbero aggrediti. L’Ottsel senza pensarci troppo, entrò nella gabbia e volle provare se effettivamente Jak fosse così selvaggio da uccidere i suoi amici, l’essere però apparentemente si calmò, come se lo avesse riconosciuto ma ringhiò agli altri.

    Edited by G66x723 - 17/10/2012, 20:53
     
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  2. mixjak
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    BELLISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA,non posso attribuirgli alcun voto tra quelli che hai proposto
     
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  3. _Lawson_
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    Come hai già detto all'inizio, la storia grammaticalmente parlando presenta diversi errori.. Poi avrei degli appunti da fare (sono critiche costruttive, non voglio nè demoralizzarti nè offenderti):
    -Contestualizzazione: ci sono elementi come il telefono e il pesce spada che non credo siano propri dell'universo di Jak and Dexter, puoi sostituire il primo con un comunicatore e il secondo con carne di Yakow o qualcos'altro che puoi inventare a piacere tuo, ricordando di rimanere coerente con il contesto della storia.
    - Caratterizzazione dei personaggi: Ricorda che Jak è un tipo tosto, quindi cerca di farlo apparire tale anche nella tua storia (mi è parso un po' troppo deboluccio, ma è una mia opinione). Per quanto riguarda Dex, lui è un personaggio ironico... Metti qualche gag comica per spezzare un po' l'atmosfera cupa della storia.. Ad esempio potresti cercare di rendere un po' più divertente la scena del "falso muro".
    - Sta' attento agli errori grammaticali, sarebbe un peccato che il tuo fumetto venga rovinato da questi dettagli..

    Detto questo, la trama non dispiace... Certo deve essere arricchita e molto, ma come base di partenza sei sulla buona strada. Per ora mi astengo dal votare per vedere come va...Posta qualche altro capitolo così potrò darti qualche altra dritta.

    Si scrive anzi, non ansi :sisi:
     
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  4. G66x723
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    CITAZIONE (_Lawson_ @ 17/10/2012, 21:20) 
    Come hai già detto all'inizio, la storia grammaticalmente parlando presenta diversi errori.. Poi avrei degli appunti da fare (sono critiche costruttive, non voglio nè demoralizzarti nè offenderti):
    -Contestualizzazione: ci sono elementi come il telefono e il pesce spada che non credo siano propri dell'universo di Jak and Dexter, puoi sostituire il primo con un comunicatore e il secondo con carne di Yakow o qualcos'altro che puoi inventare a piacere tuo, ricordando di rimanere coerente con il contesto della storia.
    - Caratterizzazione dei personaggi: Ricorda che Jak è un tipo tosto, quindi cerca di farlo apparire tale anche nella tua storia (mi è parso un po' troppo deboluccio, ma è una mia opinione). Per quanto riguarda Dex, lui è un personaggio ironico... Metti qualche gag comica per spezzare un po' l'atmosfera cupa della storia.. Ad esempio potresti cercare di rendere un po' più divertente la scena del "falso muro".
    - Sta' attento agli errori grammaticali, sarebbe un peccato che il tuo fumetto venga rovinato da questi dettagli..

    Detto questo, la trama non dispiace... Certo deve essere arricchita e molto, ma come base di partenza sei sulla buona strada. Per ora mi astengo dal votare per vedere come va...Posta qualche altro capitolo così potrò darti qualche altra dritta.

    Si scrive anzi, non ansi :sisi:

    Hai perfettamente ragione in tutto quello che hai detto, però sul fatto di Jak che è tosto non hai tutti i torti ma l'ho fatto apposta perchè c'è un dettaglio che ancora non ho scritto. Jak è stato rapitp da un organizzazione segreta che gli hanno fatto degli esperimenti e quindi lo hanno pompato di Eco Oscuro (eliminando persino quella metà di Eco Light). Perciò, come dicevano i Precursor all'inizio del gioco di Jak 2, l'eco oscuro lo avrebbe reso incontrollabile. E così sta succedendo adesso, il progetto guerriero oscuro non era terminato, il barone Praxis era solo una pedina in un gioco molto più grande.
    Per Daxter, è vero il fatto che avrei dovuto dargli qualcosa di comico, ma con tutta quella depressione all'inizio, non sapevo dove mettere la comicità.
    Ti dico un punto mio, io sono una persona molto sadica quando si tratta dei personaggi preferiti. Mi piace farli soffrire ma però con un bel lieto fine, ad esempio, questa è solo la mia prima storia di Jak & Daxter, ma avresti dovuto vedere quante storie ho scritto su altri dello stesso argomento. E da tutte queste storie sta nascendo il fumetto per me "perfetto" chiamato "The Great Heores". *_*
     
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  5. _Lawson_
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    Bene, allora immagino che per giudicare meglio i personaggi devo seguire il filo degli altri racconti, quindi sbrigati a postare, visto che mi hai messo su una maradona di curiosità :raot: :applaudit:
     
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  6. G66x723
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    CITAZIONE (_Lawson_ @ 18/10/2012, 14:38) 
    Bene, allora immagino che per giudicare meglio i personaggi devo seguire il filo degli altri racconti, quindi sbrigati a postare, visto che mi hai messo su una maradona di curiosità :raot: :applaudit:

    Ci vorrà molto tempo e poi, mi potresti consigliare qualcosa? Qualunque cosa che possa rendere la storia più interessante! :-)
     
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  7. _Lawson_
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    Ok ti rispondo in mp allora
     
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  8. G66x723
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    Mi è venuta una grande idea sul proseguimento di questa storia! Ho deciso che la farò unire con un altra che ho creato con un mio caro amico. Sul VERO motivo per cui Jak era stato rapito e fatto degli esperimenti per poi averlo lasciato al laboratorio incustodito! ;-) IDEONAAA!!!
     
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7 replies since 17/10/2012, 18:54   174 views
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